"Dov'è la mia felicità, l'hai vista qui in giro? Si nasconde sotto il letto?"(Jon Kalman Stefansson)

L'amante indiano di Carolyn Slaughter

Ferozepore, India.
 
Innamorarsi così, con un solo sguardo.
Vederti passare all'improvviso senza sapere chi sei, da dove vieni, cosa fai.
Innamorarsi così, con un solo sguardo e il cuore prende a sussultare poi il destino fa tutto il resto. 
Isabel era da poco arrivata in India, giovane, irriducibile, fresca sposa di un militare. Solo qualche notte di passione in nave ma poi le loro vere nature subito li hanno divisi.
Isabel era da poco arrivata in India, aveva indossato il suo abito rosa preferito appena dopo il bagno, l'umidità, i capelli bagnati lo facevano aderire al corpo, hanno bussato alla porta, era Sam, il medico indiano.
Poi paesaggi mozzafiato, sari colorati, treni straripati di gente, rigore di caste, regole rigide e poi di nuovo Isabel e Sam.
Poi profumo di mango, spezie, frangipani, ibischi, gardenie e poi monsoni che arrivavano a cancellare interi villaggi.
Donne, uomini, bambini, animali prima esistevano  poi di loro nemmeno il ricordo.
Quando non erano i monsoni c'era la guerra, la disperazione e lo sconforto ovunque e la povertà, lo squallore, la sporcizia ma Isabel e Sam avevamo il loro amore.
Niente ha saputo tenerli distanti, né la cultura, né la religione, né la malattia, né il carcere, né le calunnie, niente, il loro amore era sempre più forte.
 
Anche voi avete o avete avuto una storia d'amore tanto bella?
 
Quando è l'amore a tradurre ogni movimento in delicatezza e bellezza non abbiamo bisogno d'altro.
Mi sono inebriata con questo romanzo, l'ho letto d'un fiato, sotto le coperte, con le candele accese e il mio calice di vino, un Cabernet Sauvignon dell'azienda agricola S. Cristina, mancavi solo tu mio amante del cuore.

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