"Dov'è la mia felicità, l'hai vista qui in giro? Si nasconde sotto il letto?"(Jon Kalman Stefansson)

Il corpo umano di Paolo Giordano


Gulistan, Afghanistan.

"Proteggi la mia famiglia. Proteggi mia madre, soprattutto lei. Proteggi i miei compagni, perché sono dei brai ragazzi. A volte dicono cose stupide e volgari, ma sono buoni, tutti quanti.
Proteggili dalla sofferenza.  proteggi anche me. Proteggimi dai kalashnikov, dai mortai, dagli ordigni improvvisati, dagli shrapnel e dalle granate. Se devo proprio morire però, meglio una bomba, una carica grossa, fai che io salti su una bomba e non senta dolore. Ti prego, non lasciarmi ferito, senza una gamba o una mano. E non farmi ustionare, non sul viso almeno. Morto si, ma non sfigurato a vita. Te ne prego, ti scongiuro."
 
La prima edizione di questo libro risale ad ottobre 2012 ma è attualissimo. Guerra, soldati che lasciano le famiglie, gli affetti, le abitudini e partono verso l'ignoto. Può non succedere nulla o un nulla può trasformarsi in un campo di sangue e in questo caso tutto cambia.
La spavalderia di prima, i giochi stupidi, le conversazioni con la fidanzata, un figlio in arrivo se volerlo o meno, tutto prende una forma diversa.
Ti fai delle domande, ma che cos'è la guerra? A cosa servono le armi? Quali interessi del grande potere muovono le pedine più piccole? E la vita, una vita umana che importanza ha?
 
Anche se purtroppo il romanzo non mi ha catturato particolarmente, la trama lascia aperte domande importanti e porta frasi che lasciano il segno....
 
La guerra che terribile assurdità umana, l'unica lotta che dobbiamo fare è su noi stessi, questa ci renderebbe persone migliori, le armi hanno solo un'unica direzione, l'IGNORANZA!
 
 
Ora ho assolutamente necessità di leggere una storia d'amore, me ne consigliate qualcuna?
 
Thanksssss Kissss book lovers
 
 

Nessun commento:

Posta un commento